Regole di Svezzamento


Piramide Alimentare

Per essere completa l'alimentazione del bambino deve contenere tutte le sostanze nutrienti necessarie e nelle giuste proporzioni, come prevede la piramide alimentare

Per essere completa l'alimentazione del bambino deve contenere tutti i nutrienti necessari, e nelle giuste proporzioni, quelle cioè che rispecchiano le sue specifiche esigenze di crescita e sviluppo come prevede lapiramide alimentare: circa il 15-20% di ogni pasto quindi deve essere costituito da proteine, circa il 55-60% da carboidrati e il resto da lipidi, cioè grassi (25-30%). La piramide alimentare è dunque suddivisa tra proteine, carboidrati e grassi.

Proteine

Le proteine rappresentano il materiale "da costruzione" per crescere: si trovano soprattutto negli alimenti di origine animale, dunque carne, latte, formaggi, uova e pesce e, in minor quantità, in alcuni vegetali come i cereali e i legumi: solo, però, se assunti insieme, cereali e legumi (per esempio pasta e ceci oppure riso e piselli) costituiscono un piatto dal valore proteico pari a quello della carne e del pesce.

Carboidrati

I carboidrati (zuccheri) rappresentano la quota principale della piramide alimentare e la fonte di energia pronta e disponibile: a prescindere dallo zucchero da tavola (che va evitato almeno per il primo anno di vita), si trovano soprattutto nei cereali, come i farinacei e in particolare in pasta, riso, mais e tapioca, e nelle patate. Per questo la base della pappa contiene sempre almeno uno di questi alimenti, cui si può aggiungere, in alternativa, la carne omogeneizzata oppure il formaggino o, quando è il momento di introdurli, l'uovo o il pesce.
Lipidi
Anche i lipidi (grassi) sono presenti nella piramide alimentare. I grassi sono contenuti in tutti gli alimenti di origine animale, insieme alle proteine, e in alcuni vegetali: basta aggiungere un cucchiaino di formaggio grattugiato tipo grana e uno di olio extravergine d'oliva crudo alla pappa per garantire al bebè il giusto apporto di grassi. 



Cibi Allergizzanti: quelle da evitare
Fragole, ciliege, frutta secca, crostacei e molluschi sono cibi allergizzanti che possono provocare dei disturbi nei più piccoli. Per questo non vanno introdotti nella dieta del bambino prima dei due anni, perché a quest’epoca il sistema digerente del piccolo ha completato il suo processo di maturazione e quindi eventuali reazioni allergiche sono meno probabili.

Fragole e ciliegie
Non sono cibi allergizzanti ma alimenti che contengono istamina e che quindi provocano reazioni cutanee quali prurito e orticaria, che scompaiono abbastanza velocemente.
Frutta secca    
La frutta secca può dare invece allergie molto gravi e che durano tutta la vita per cui vale la regola di darle il più tardi possibile. L’allergia alle arachidi è quella più importante tra la frutta secca, anche perché esse sono presenti, direttamente, come contaminante o come derivato, in molti cibi confezionati.
Crostacei e molluschi
I crostacei e i molluschi sono alimenti sia allergizzanti sia in grado di dare intolleranza in quanto possono contenere anche istamina, soprattutto se mal conservati. Non solo, ma alcune  delle loro proteine restano stabili al calore e quindi attive anche dopo la  cottura, contro cui il sistema di difesa naturale dell’organismo, in caso di allergia, reagisce in modo avverso liberando istamina. Tra i crostacei e i molluschi, i più allergizzanti sono: gamberi, gamberetti, aragosta, ostriche, vongole, cozze, calamari.


Merenda: una sana abitudine

La merenda è un momento "spezza-fame" indispensabile per fornire al bimbo l'energia per crescere, aiutandolo anche a controllare l'appetito ai pasti principali
È la regola dei cinque pasti: prima colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda di metà pomeriggio e cena. Distribuire le sostanze nutrienti durante la giornata è, infatti, la regola principale per dare all'organismo del bambino la giusta energia e abituarlo a un'alimentazione equilibrata e non troppo calorica. Cosi da tenere lontani sovrappeso e obesità. A patto, naturalmente, che gli spuntini siano sani e in quantità corrette. Un'impostazione che è bene seguire fin dall'inizio dello svezzamento proprio per gettare le basi di quell'alimentazione corretta che lo accompagnerà per tutta la vita.
Nutriente ed equilibrata
La merenda ideale apporta tutti i nutrienti indispensabili per la crescita. Alla base vi sono sempre i carboidrati, che forniscono energia sia a rilascio rapido come lo zucchero, il miele e la marmellata, sia lento, come quelli contenuti nel pane e nei prodotti da forno. Deve poi contenere le proteine, presenti soprattutto nel latte e nelle uova, e una piccola quota di grassi, importanti per l'organismo in crescita del piccolo. Anche vitamine e minerali sono indispensabili in quanto favoriscono una corretta assimilazione delle sostanze nutrienti e, sebbene siano variamente distribuiti in tutti gli alimenti, sono abbondanti in particolare nella frutta e nella verdura. Infine, non vanno dimenticate le fibre, presenti soprattutto nei vegetali e nelle farine integrali: donano un senso di sazietà e regolarizzano l'intestino. Tutti gli alimenti vanno ovviamente proposti al piccolo, seguendo il calendario di introduzione indicato dal pediatra.
La giusta quantità
La merenda dovrebbe dare al bambino quella quota di energia che gli serve tra un pasto principale e l'altro: quindi, dovrebbe apportare tra le 150 e le 200 calorie.
Quale preferire
La merenda deve poi variare spesso. Una dieta per essere equilibrata, infatti, deve prevedere alimenti diversi ogni giorno e questo riguarda anche gli spuntini. Pur seguendo le preferenze del bambino, perché la merenda deve rimanere anche un momento piacevole per il piccolo, è bene alternare dolce e salato, alimenti preparati in casa e confezionati, snack golosi in quantità limitate e spuntini più sani in quantità maggiori. È importante poi che la merenda completi le sostanze nutrienti che il bambino non consuma negli altri pasti. Un esempio tipico è la frutta, che gli può essere offerta come frullato o spremuta insieme a uno spuntino a lui più gradito.
Scegli bene gli snack confezionati
Amati dai bambini perché golosi e dai genitori perché pratici e già pronti, vanno però alternati alle merende fatte in casa. L'importante è attenersi alla singola porzione e leggere bene l'etichetta, così da controllare la qualità degli ingredienti, l'assenza di conservanti e coloranti, l'equilibrio dei nutrienti e del potere calorico. Soprattutto con i più piccoli, è preferibile orientarsi verso le merendine proposte dalle aziende specializzate nell'alimentazione per l'infanzia, che si avvalgono della consulenza di pediatri e nutrizionisti. Proprio questa attenzione ha portato alcune aziende a dare vita a iniziative che focalizzano l'attenzione sulle buone abitudini alimentari, anche per quanto riguarda la merenda. 

IL CONTA-CALORIE DELLA MERENDA

Cracker: 120 kcal per una porzione da 25 g
Pane e prosciutto: 120 Kcal per porzione da 40 g
Pane e crema alla nocciola: 150 kcal per porzione da 40 g
Pane burro e marmellata: 140 kcal per porzione da 40 g
Focaccia tonda: 250 kcal per porzione da 80 g
Trancio di pizza: 240 kcal per porzione da 100 g
Merendina pan di spagna alla marmellata: 120 kcal per porzione da 35 g
Merendina pan di spagna al cioccolato: 140 kcal per porzione da 35 g
Barretta di cereali: 90 kcal per porzione da 20 g
Barretta di cereali al cioccolato: 110 kcal per porzione da 20g 

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